La R.E. in ambito educativo

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sabato 20 dicembre 2014

Il linguaggio non verbale. Un riscontro attivo da parte vostra!

L'importanza del linguaggio non verbale, ossia il linguaggio del corpo, la comunicazione non parlata:  ritmo , silenzio, sistema cinesico, attenzione ai segnali che vengono dagli altri. 
Tutto per entrare in relazione col mondo che ci circonda.


Abbiamo  pubblicato post con nozioni base su quella che può essere la Riabilitazione Equestre in ambito Educativo e Pedagogico, menzionato alcune delle tante tecniche utilizzate, espresso opinioni e nozioni su come dovrebbe essere "curato" il cavallo.
Adesso mi piacerebbe avere un riscontro da parte vostra, un riscontro attivo e non più informativo.
Non mi interessa competenza per poter commentare.
Mi piacerebbe confrontarmi con quanti interessati a tale ambito e che lo scopo del blog si tramutasse in una condivisione di opinioni e confronti sulle proprie esperienze. Qualunque opinione è ben accetta.
Adesso vorrei porvi delle domande specifiche a cui mi piacerebbe rispondeste:

Qual è l'importanza reale per voi del linguaggio non verbale ( non solo con l'animale) nella comunicazione quotidiana?

-Quali altri aspetti secondo voi possono influire sulla comunicazione non verbale oltre a quelli sopra citati?

Vi invito a riflettere e ad esprimere un vostro parere.
Spero commentiate in tanti,
Ilaria.

5 commenti:

  1. http://www.psicolab.net/2007/a-scuola-di-comunicazione-non-verbale/

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  2. la comunicazione non verbale fa parte del bagaglio del quale ognuno di noi alla nascita viene dotato, il bambino piccolo che ancora non verbalizza mette in atto una serie di comportamenti gestuali ma anche facciali che gli permettono di comunicare con il mondo esterno ed essere capito ... ma non sempre! la spiegazione è facilmente riscontrabile nella perdita della capacità di comprendere la comunicazione non verbale da parte degli adulti, quante mamme sentiamo dire :"non lo capisco, piange e non capisco cosa vuole!" quanti segnali il bambino avrà mandato prima di iniziare a piangere, per comunicare con il mondo esterno? le persone crescendo perdono la capacità di comprendere al di là della parola ... chi vive accanto agli animali sembra invece avere una sensibilità maggiore e una non totale perdita nella comprensione della comunicazione non verbale, proprio perchè gli animali usano quasi esclusivamente quella... con i cavalli ma anche con i cani, imparare ad utilizzare il corpo per entrare in sintonia con loro, attraverso meccanismi che ormai sono decodificati e abbastanza facilmente accessibili permette di instaurare una relazione efficace e sicura, di amicizia e rispetto reciproci.. E nella riabilitazione equestre? Chi lavora nella terapia a mezzo cavallo deve necessariamente sviluppare o tutelare il suo bagaglio di comunicazione non verbale perchè non solo deve applicarlo con il cavallo ma anche con gli utenti, infatti con molti di loro il canale della comunicazione verbale è spesso interrotto.. quindi direi che in questo ambito la comunicazione non verbale terapeuta cavallo utente è la base di tutto!!

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  3. Ciao Ilaria, innanzitutto complimenti per il blog. L'argomento mi piace, e soprattutto mi entusiasma dato che da poco ho conosciuto il mondo dei cavalli da vicino, mondo che mi era prima sconosciuto. Intervengo per dire che secondo me il linguaggio non verbale è, secondo me e secondo molte delle discipline che hanno finalmente preso piede anche in Italia, estremamente importate. Intanto ci sono cose che le parole non possono trasmettere ma soprattutto il nostro corpo è spesso depositario di emozioni che non siamo in grado di tradurre. Entrare a contatto e imparare a comunicare con animali come i cavalli, da sempre depositari di un significato legato alla forza e alla libertà, è estremamente importante in tempi come i nostri e nelle società come le nostre dove lo spirito dell'avventura è altamente distorto e confuso. Il contatto con la natura è una delle primarie fonti di rigenerazione fisica, emozionale e mentale, Immagino che poter confidare sull''amicizia di un cavallo sia qualcosa di elettrizzante! D'altra parte se penso al cavallo e alle emozioni che ho provato salendoci una sola volta posso certamente che sono tornata a casa con uno spirito nuovo, e che è stata un'esperienza molto arricchiente.

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  4. Ciao Ilaria! Intanto anch'io voglio farle i complimenti per il blog, veramente una bella iniziativa! Poi in un periodo come questo dove spesso la comunicazione sembra limitata a un messaggio o una foto pubblicata, fa veramente piacere sentir parlare di comunicazioni non verbali. Quante cose puoi comprendere dai gesti, dagli sguardi, come dalla voce, dalla scrittura, dall'abbigliamento.. tutto parla di noi.. come anche i tic o addirittura le malattie possono delineare un preciso profilo psicologico.. Eppure tutte queste cose rimangono come un libro scritto.. A me viene subito in mente una parola: empatia (capacità di porsi nella situazione di un’altra persona, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro). Ho un'amica che da anni fa riabilitazione in un centro di ipoterapia, e penso che per lei non si tratti solo di decifrare dei codici (in questo caso gestuali) ma comprenderli, percepire le emozioni della persona che si ha davanti (senza lasciarsi coinvolgere completamente). Come dice giustamente Fiorenza, entrare in sintonia.. è una cosa che a me ha sempre affascinato per quanto difficile immagino possa essere.

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  5. Ilaria! Che bello questo argomento! Voglio rispondere alla prima domanda, io credo che l importanza del linguaggio non verbale sia maggiore di quella del linguaggio verbale tra esseri umani che comunicano tra di loro. Piu' importante di cio' che ci diciamo e' come lo diciamo e a volte siamo cosi' concentrati sulle parole che non prestiamo attenzione al modo in cui sono dette. Con gli animali siamo costretti ad affidarci al linguaggio non verbale e al nostro istinto. Poco tempo fa sono passato vicino ad un allevamento di ponies e mi sono avvicinato ad uno in particolare che sembrava avermi visto e si era incamminato verso il recinto. Ho lentamente alzato la mano per farmi annusare e, forse in modo un po incerto, gli ho accarezzao il muso. Lui si e' spostato e ha iniziato a darmi piccoli colpetti sul braccio. Io ho maleinterpretato la situazione pensando quei colpetti come il suo modo di giocare e lui mi ha morso il braccio! Non forte ma abbastanza da farmi arrabbiare.Ho parlato poi con un uomo che ha addestrato cavalli "difficili" come lavoro e mi ha spiegato innanzitutto che i ponies e in modo diverso anche i cavalli fanno spesso cose di questo tipo per testare le pesrone, per vedere la loro reazione. mi ha anche detto che nel caso dell addestramento e' importante, quando episodi del genere accadono, avere una pronta reazione e non lasciare che il cavallo colga l allenatore impreparato. E' vero che il cavallo puo' ricordare a distanza di anni qualcosa che ha fatto e che ha messo una persona in difficolta' e ripetere la stessa azione nel caso una persona gli stia dando fastidio? Ho pensato, anche le persone comunicano in questo modo tra di loro, quello che facciamo quando siamo infastiditi dal comportamento di un altro, quando vogliamo attirare l attenzione di una persona o il modo in cui ci comportiamo quando conosciamo qualcuno di nuovo per vedere come reagiscono sono degli esempi di linguaggio non verbale che secondo me ha piu' significato nello sviluppo di una relazione rispetto a quello che ci diciamo.

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